domenica 29 dicembre 2013

Blues Brothers 2000


Come è evidente sto facendo un ripassone generale di Dan Aykroyd e ne ho approfittato per vedere un film che ancora non avevo mai visto; il secondo capitolo di The Blues Brothers.
Inizio dicendo che è certo che si sente l'assenza di John Belushi, Elwood Blues è un personaggio che vive in coppia in simbiosi con il fratello, senza di lui emerge tutto il disagio del personaggio. Come sequel per me è riuscitissimo e non condivido affatto tutte le critiche che gli sono state fatte. Critiche, tra l'altro, molto concrete devo dire... del tipo: "Aykroyd è invecchiato." e "John Belushi è morto." e "C'era una mucca, prima." Quasi nessuna critica basata esclusivamente sulla vista del film, il che è sconfortante. Ma dove è finita quella sana vecchia psicopatia amorale che un tempo portava la gente per bene a fregarsene della morte di un cocainomane? Boh :dramma:
In poche parole tutte critiche formulabili dalle premesse e poco o niente basato effettivamente sul film, film che, quando ti va bene, viene criticato poiché troppo simile al primo capitolo.
Non fraintendetemi; il primo rimane insuperabile, ma l'aver fatto un sequel che non lo supera non è una motivazione sufficiente per appioppare a questo film la media vergognosa di 4.7 su IMDb. Soprattutto perché tanta gente valuta con asprezza le intenzioni di Aykroyd valutandole come esclusivamente mosse da avarizia (no 'spe, non avarizia, quella per cui uno vuole guadagnare tanto... mi sfugge il nome), quando basta aver ascoltato una sua mezza intervista per ricredersi, o quando, almeno, basta aver capito il messaggio dei Blues Brothers, molto più potente in questo secondo capitolo rispetto a quanto non fosse nel primo. Il primo film è tanto leggero quanto il secondo è profondo e vissuto. Gli manca la freschezza ma acquista volume... stagionatura.
Mi addentro nella più psicotica delle indagini... (e spero di riuscire nel mio intento, sai che figuraccia se alla fine dovessi dire un sacco di cagate?)
Situazione: Elwood esce di prigione e aspetta Jake per un giorno e mezzo finché una guardia non esce e lo avverte della morte di suo fratello. La scelta di far morire Jake è stata estremamente rispettosa e quasi commovente ed è stata affrontata nel migliore dei modi. (e poi, essendo i Blues Brothers una vera band non potevano fare altrimenti) Basta la sua assenza a dare il tono drammatico necessario, un tono presente da quel momento fino alla fine del film che si percepisce semplicemente attraverso questo duo spezzato, questo personaggio che prima era in due e ora è in uno. http://i1111.photobucket.com/albums/h469/Sgarzullino/faccine/forever_alone.png
Qualsiasi negatività aggiunta non avrebbe reso il momento più drammatico ma solo più speculativo. I due fratelli rappresentano l'amicizia tra i due comici e la rottura di un rapporto durato 8 anni e mai dimenticato. (alcune frasi di Aykroyd: "lui era davvero mio fratello", "penso a lui ogni giorno" e, parafrasando, "se fosse ancora vivo saremmo amici ma non avremmo fatto altri film" - quindi niente Blues Brothers 2000) Portare sul grande schermo questa storia è stata una manifestazione di dolore e, credo, un modo per guardare avanti. E se basta lo sguardo basso di Elwood sotto gli occhiali inserito in una situazione così assurda/ironica data dal contesto a trasmettere tutta la disperazione necessaria, allora direi di dare una chance a questo povero film, eddai... Non è stato capito perché la mente va subito all'immediato e al tangibile trascurando quello che può essere il vissuto più autentico che sta dietro a un film. C'è chi pur non avendo conosciuto Belushi ha criticato questa pellicola giudicandola un modo per arraffare soldi irrispettoso della memoria di un bravo attore, trascurando del tutto il fatto che, chi questo film l'ha fatto, a Belushi lo conosceva per davvero...
E 'nzomma... dite pure che vivo nel modo dei sogni dove tutto è fatato e sincero ma (frase dolciotta mielosa a effetto tra 3... 2... 1...) sicuramente anche Aykroyd sta nel mondo dei sogni e per questo lo stimo un casino...
Torno al film. E che cavolo può fare Elwood? Nel primo film tutti hanno cambiato vita e probabilmente l'unico motivo per cui Jake indossa la divisa è perché ce l'aveva quando era finito in carcere e se l'è rimessa quando è uscito giusto per evitare di mostrare il cespuglio a tutti. Ma Elwood ha la divisa nonostante lo scioglimento della band perché è uno attaccato alla routine, e infatti mangia solo "dry white toasts", ritrovarlo immutato almeno in superficie dopo 18 anni non sorprende affatto ed è del tutto in linea con il personaggio. Ma il personaggio non rimane fossilizzato, invece cresce e matura. Impara piano piano a vivere nel mondo e a fare a meno di Jake, cosa che prima gli sarebbe risultata impossibile. (qui vedo l'evidente parallelismo con la vita dell'attore) Nel primo film no Jake=no banda e Elwood si accontenta di un lavoro mediocre e di un monolocale ridicolissimo. Con l'arrivo del fratello molla il lavoro e non si preoccupa dell'esplosione del suo monolocale. Mi viene in mente un intervista fatta a Francesco Tricarico (che per molti versi mi ricorda Elwood Blues) dove diceva che negli anni in cui ancora non era riuscito a fare successo con la sua musica lui lavorava da pulitore, perché o faceva qualcosa di totalmente appassionante (musica), o qualcosa di totalmente terribile (le pulizie), nessuna alternativa era valida. Mi sto dilungando troppo... Nel secondo film il personaggio è molto più aperto, parla di più, ha imparato a 45 anni (o giù di lì) a muoversi nel mondo. A 30 anni è ancora profondamente immaturo e si porta dietro un sacco di cicatrici che, invece di avergli dato esperienza e sicurezza, hanno solo contribuito a renderlo più vulnerabile. Nel secondo capitolo anche Elwood entra nel mondo degli adulti e impara a gestire meglio i suoi sentimenti e allora emerge il suo carattere individuale. E' un carattere pacato che ha imparato a mostrarsi senza donare a tutti il lato più debole di sé, al contrario nel primo capitolo non riusciva a mostrarsi eppure nel non detto emergeva tutto il suo lato più da lumaca molliccia che la puoi schiacciare quando vuoi.
Sì vabbè lo so che sembro una di quei critici d'arte che vede un punto e si inventa un sacco di idiozie in proposito, ma saranno pur serviti a qualcosa 5 anni di storia dell'arte... E studio psicologia proprio con lo scopo di inventarmi un sacco di idiozie sulla gente.
E dicevo, che può fare questo Elwood? Riformare la band ovviamente.
Alcuni pezzi ricalcano pari passo il primo film e non sono certo qui per dire che sono stati scelte felici dato che anche io li avrei evitati, ma piano piano il film ingrana e mostra ancora una volta una grande ingegnosità e una comicità tipica nello stile ma con nuovi esilaranti contenuti. [durante la scenda del cimitero ho riso per almeno 2 minuti, e poi quando il poliziotto guarda le foto segnaletiche di Elwood con gli occhiali e quando lo inquadrano lui si tiene il braccio sugli occhi perché ormai è ipersensibile alla luce... lol. Altro ancora]
Ad esempio avrei evitato di far cantare ad Aretha Franklin "Respect", ma il resto della colonna sonora è piena di scoperte, novità, pezzi interessanti insomma. Sarà la magia di qualcosa di vecchio che un tempo ti aveva intrippato un sacco... non so... ma tutti amano il pezzo 'Rawhide'



E devo dire che la sua controparte non ha niente da invidiargli.
1) Bellissima canzone 2) Musicisti strepitosi, bella questa versione più folk rispetto all'originale bluegrass 3) aggiungo poco altro: - fantasmi scheletrosi nel cielo su cavalli "snorting fire" che cercano di "catch the Devil's herd across these endless skies" - nuvole pioggia e tempesta - la bluesmobile che scolora - il radiocomando a distanza e poi anche se non si vede tutta la band (saranno tipo in 12?) che entra senza problemi nella bluesmobile.



Ma il messaggio del film... Viene ripetuto in tutte le maniere possibili: il poliziotto che si converte al blues, la presenza di Buster, il titolo che recita "2000" mentre il film è del 1998, il monologo di Elwood, il loro spaziare su diversi generi...
Ad un certo punto ad Elwood viene richiesta della musica caraibica e lui risponde così: "Uh, ma'am, we're the Blues Brothers. We do blues, rhythm & blues, jazz, funk, soul. We can handle rock, pop, country, heavy metal, fusion, hip hop, rap, Motown, operetta, show tunes. In fact, we've even been called upon, on occasion, to do a polka! However Caribbean is a type of music, I regret to say, which has not been, is simply not, nor will ever be a part of this band's repertoire."
In pratica... fanno tutto ma musica caraibica proprio no. E la 'ma'am' li incanta e contro ogni premessa fanno musica caraibica, e la fanno bene, ed è bella. C'è bisogno di sottolineare quanto questo film promulghi buona musica al di là di ogni altra cosa? Parte dal blues e dal voler introdurre questo genere in declino negli anni 2000, tra le nuove generazioni, e finisce per dedicarsi al grande tema della musica.


CIOE', ZOMBIE, zombie verdi, i cowboy che aumentano ad ogni inquadratura, Paul Shaffer come special guest.

Potrei continuare ancora. E potrei anche elencare i punti negativi di questo film, ma in rete se ne parla già abbastanza male che io mi limiterò alle cose belle.

Voto:

martedì 17 dicembre 2013

Ghostbusters II

Regista: Ivan Reitman Sceneggiatori: Harold Ramis, Dan Aykroyd Attori: Bill Murray, Dan Aykroyd, Sigourney Weaver, Harold Ramis, Rick Moranis, Ernie Hudson e Annie Potts Durata: 108 min Genere: fantastico, avventura, commedia Data di uscita in Italia: 27/12/1989

Trama:
Sono passati 5 anni dalla prima avventura esplosiva degli acchiappafantasmi e il gruppo si è sciolto. Venkman conduce uno show squallido sul paranormale che non piace neanche a lui, Spengler è diventato ricercatore, Stantz possiede l'Occultoteca, un negozio d'occulto, e fa l'intrattenitore di bambini insieme a Zeddemore. Dana ha avuto un figlio e si è separata dal marito.
Le cose non vanno molto bene per tutti e il gruppo si riunisce quando improvvisamente il passeggino di Dana con all'interno suo figlio comincia ad andarsene a passeggio da solo per New York. Il quartetto va ad esaminare il tatto di strada dove il passeggino ha guadagnato un suo volere e scoprono un'attività paranormale forte in un determinato punto della strada. Lì scavano e arrivano nelle fogne che si sono riempite di melma rosa. Vengono scoperti e portati in tribunale dove sono costretti a spiegare per quale motivo si erano permessi di bucare una strada pubblica. Il processo verte a loro sfavore quando improvvisamente la melma rosa portata in tribunale come prova inizia a muoversi alimentata dai sentimenti di rabbia del giudice. Escono da lì dei fantasmi che mettono a soqquadro l'aula di tribunale e il giudice è costretto ad assolvere gli acchiappafantasmi. Così il gruppo torna in pista ad esercitare il vecchio mestiere. Finiscono nel museo dove lavora Dana e fanno delle foto ad un vecchio quadro raffigurante il tiranno Vigo von Homburg Deutschendorf, quando le vanno a sviluppare queste prendono fuoco rischiando di farli bruciare vivi. Per vederci più chiaro tornano nelle fogne e per errore finiscono nel fiume di melma, quando finalmente riescono ad uscire da un tombino cominciano a litigare con foga prima di rendersi conto che la melma ha il potere di infondere sentimenti negativi. Forti di questa scoperta vanno ad avvisare il sindaco dell'imminente pericolo; infatti il mare di melma è tanto e sembra convogliare al museo di storia antica dove è conservato il dipinto. Nessuno crede ai ghostbusters che vengono mandati in un ospedale per malati mentali da un sottoposto del sindaco. Nel frattempo Dana torna a casa dopo essere stata ad un appuntamento fuori con Venkman e scopre che suo figlio neonato è uscito dalla finestra ed è in piedi sul cornicione del palazzo. La madre cerca di salvarlo ma arriva un fantasma che lo porta via, Dana allora si dirige verso il museo di storia antica. All'interno del museo davanti al quadro del tiranno al centro di tante candele c'è suo figlio e il tiranno sta cercando di impossessarsi del suo corpo per tornare a vivere. Nel frattempo il museo si è rivestito di uno strato di melma e scarcerano gli acchiappafantasmi per risolvere il problema. Come fare per indebolire la melma? Serve un simbolo che faccia diventare le persone più buone e felici, serve la statua della libertà. Il quartetto ci sale sopra e la fa muovere fino al museo di storia antica, dove tutte le persone in strada cominciano a manifestare gioia davanti alla statua. La libertà con la fiaccola distrugge il vetro sul soffitto del museo e gli acchiappafantasmi si calano dentro e cominciano a lottare contro il tiranno che cerca di impossessarsi del bambino. In uno spiraglio di possibilità Dana salva suo figlio ma Vigo si materializza ugualmente e viene sfinito e battuto dai getti dei ghostbusters. Nel frattempo all'esterno i sentimenti delle persone fanno crollare la melma che ricopre il museo e la città è salva e i ghostbusters escono vincitori.

Commento:
Volevo scrivere la trama in breve e invece mi sono persa nei dettagli...
Fino ad oggi non avevo ancora mai visto il secondo capitolo di Ghostbusters. Le premesse di una roba trash c'erano già dal primo numero, che però ha avuto la fortuna di essere il primo e di portare delle novità che sono state apprezzate per l'originalità, il ritmo, lo stile, tutta roba che nel secondo numero è già stata vista. Per non parlare della Ectomobile, della costruzione del quartier generale, il dispositivo di stoccaggio, la presentazione di tutti i personaggi con le loro particolarità. In pratica un po' la differenza tra Harry Potter 1 e i successivi, perde in contesto, in informazioni utili, in 'anima'. Ciò non scoraggia il mio voto, a farlo semmai sono molti momenti da commediola evitabilissimi. Avrei anche qualcosa da ridire sulla scena finalissima della sconfitta del cattivo, mi è piaciuta la serie di situazioni che porta gli acchiappafantasmi nel museo, ma il nemico alla fine non causa molti danni e viene sconfitto con troppa facilità. L'idea della melma umorale è carina ma fa sembrare Ghostbusters II un po' troppo simile ad un film natalizio.
In generale sono rimasti fedeli al primo ma questo secondo capitolo è un po' infelice, la trama centrale era promettente ma dovevano esserci più momenti deliranti, più sostanza, quell'aria dannata che mi faceva spaventare da bambina qui è solo lieve. Bellissima la scena della pelliccia che attacca la sua padrona e poi corre via e la scena del Titanic fantasma che approda al porto di NY più il commento di una comparsa "meglio tardi che mai".
Bellissima le scelte sonore 80's di Randy Edelman
Ghostbusters - Run DMC

Flip City - Glenn Frey

We're Back - Bobby Brown

Comunque Spengler è sempre stato il mio preferito <3
Raymond Stantz - Egon Spengler - Dana Barrett - Peter Venkman - Winston Zeddemore

Voto:

sabato 14 dicembre 2013

Dan Aykroyd ha la sindrome di asperger e la sindrome di tourette


On the heels of Susan Boyle's admission that she has Asperger syndrome, Dan Aykroyd opened up this week about his own struggles with that disorder and Tourette's syndrome.
In a new interview with the Daily Mail, the Canadian "Ghostbusters" star revealed he was diagnosed with Asperger syndrome in the 1980s, when his wife persuaded him to seek professional help.
"One of my symptoms included my obsession with ghosts and law enforcement — I carry around a police badge with me, for example," Aykroyd said. "I became obsessed by Hans Holzer, the greatest ghost hunter ever. That’s when the idea of my film 'Ghostbusters' was born."
And long before he was diagnosed with high-functioning autism, Aykroyd was told he had Tourette's at only 12 years old.
"I had physical tics, nervousness and made grunting noises and it affected how outgoing I was," he told the Daily Mail. "I had therapy which really worked, and by 14 my symptoms eased."
The 61-year-old Ottawa native also happens to have heterochromia iridum -- one green eye and one blue -- and syndactyly, which means two of his toes on each foot are webbed. He might also have a long lifespan; his parents are in their 90s and still living on the family farm in Kingston, Ont., and Aykroyd said he plans to live to a ripe old age, too.
"I feel I’ve got two or three cat lives left, but want to grow old at the family farmhouse with my great-grandchildren (I have three daughters)," Aykroyd said. "I’m a spiritualist so don’t fear death. I know the spirit survives and once you cross over, everyone’s equal."
But before all of that, Aykroyd plans to sate his ghost-hunting obsession one more time with a third "Ghostbusters" installment, which could start shooting as early as 2014.
"We're going to really put it into ninth gear, in this third one," Aykroyd said earlier this year. "It's going to be very, very exciting."

Fonte
Grazie a spazioasperger.it per la segnalazione

Traduzione a parole mie: sulla scia di Susan Boyle che di recente ha rivelato di avere la sindrome di asperger, Dan Aykroyd ha parlato dei suoi problemi con l'asperger e la tourette.
Dice di essere stato diagnosticato asperger negli anni 80 dopo che sua moglie lo ha persuaso a chiedere un aiuto professionale.
"Tra i miei sintomi c'è la mia ossessione per i fantasmi e per le forze di polizia - porto sempre uno stemma della polizia insieme a me, per esempio". Dice Aykroyd "sono diventato ossessionato da Hans Holzer, il più grande cacciatore di fantasmi di sempre. E' stato allora che è nata l'idea per il mio film Goshbusters"
A 12 anni Aykroyd è stato diagnosticato con la sindrome di tourette
"Avevo tic fisici, nervosismo e grugnivo, questo ha influito sulla mia socialità" ha detto al Daily Mail "sono stato in terapia e ha funzionato, a 14 anni i miei sintomi si erano alleviati"
Il 61enne dell'Ottawa ha anche eterocromia dell'iride (un occhio blu e uno verde) e sindattilia (due delle sue dita in ogni piede sono unite). I suoi genitori stanno vivendo i loro novanta anni e Aykroyd pensa che avrà anche lui una lunga vita.
"Credo mi rimangano due o tre vite come i gatti, voglio invecchiare nella fattoria di famiglia con i miei nipoti. Sono uno spiritualista e non ho paura della morte. Io so che lo spirito sopravvive una volta trapassato, siamo tutti uguali"
Prima di ritirarsi però Aykroyd ha in mente di mettere ancora una volta a frutto la sua ossessione per i fantasmi cimentandosi nel terzo capitolo di Ghostbusters che comincerà ad essere girato nel 2014.
Eppoi boh, ninth gear non so che significa...
Ma già nel 2004 si leggeva:

GROSS: Sometimes when I'm preparing an interview, I'll read something about someone, and I'm not sure if they really said that or if it's really true, because it sometimes isn't. Ha ha. So, let me read you something that I read that you had said, and you can tell me if it's true. And if it is true and it's too personal, you can tell me that as well. But I read that when you were 12 you were diagnosed as schizophrenic and that you heard voices in your head and that you had to kind of keep that under control.

AYKROYD: Um, well, it was more of a Tourette's thing than schizophrenia. I was analyzed as a Tourette's and Asperger's [child], which I still have a little bit today. You know, I mean, I grew up being pulled one way by my mother, who was very very strict, and then being relaxed by my father, who was very passive. I had the Tourette's there pretty badly there, and I went to a therapist about it. At 12 years old I was able to have the luxury of sitting down with a therapist and talking through all kinds of things, books and music. She was quite influential in kind of evening me out. ...Of course, now today they just give kids pills, but back then we didn't have the benefit of all this sophisticated medicine. Whether it works or not, I don't know. I think time will tell on that.

It was not so much [schizophrenia]. I think when I said that, I was kind of going to the extreme. It was not so much the schizophrenia part of it, but it was the Tourette's/Asperger's, which can be associated with hallucinogenic voices and that. I still have a little touch of that today. But I've been able to kind of defeat it without pharmaceutical medication. And I just find in my research and reading today that there's a lot of people who have this kind of mild condition, and some of them get over it, and [for] some of them, it spins out where it affects them quite negatively.

GROSS: If you don't mind my asking--

AYKROYD: I don't.

GROSS: --what were some of the symptoms when you were 12, and were these things that you had to fight against to do the kind of acting & writing that you wanted to do, and did they feed that in any way?

AYKROYD: Well, it was mostly physical tics, you know, and nervousness kind of thing, and that kind of thing, you know, like grunting and tics and the classic Tourette's type syndrome, that type of thing. But by the time I was 14 it was allayed and I really haven't had too much occurrence except on the Asperger's side, where I have a fascination with police, and I always have to have a badge with me. ... I have a fascination with law enforcement and the police. My grandfather was a Mountie and that. If I don't have a badge on me, I feel naked.

GROSS: I can't tell if you're kidding or not.

AYKROYD: No, no. It's true.

Fonte
Che dice più o meno le stesse cose, aggiungendo che da giovane aveva anche delle allucinazioni.



Questo post è stato scritto per il mio forum Sgarzullino

sabato 7 dicembre 2013

I Vicini di Casa


Film del 1981 di genere comico della durata di 94 minuti diretto da John G. Avildsen Scritto da Thomas Berger e Larry Gelbart con John Belushi, Kathryn Walker, Cathy Moriarty e Dan Aykroyd


Dal visionario regista di Karate Kid e dall'ardente penna dello sceneggiatore di Indiavolato (Bedazzled) ne esce un film pimpante (e pippato), un sacco sbagliato e che deficia, deficita (?) di buon senso.
C'erano tutte le premesse per una schifezza allucinante eppure - non so come - ne è uscito un miscuglio più che interessante.
Il film su IMDb ha la media di 5.4 ma che vuoi che ne capiscano quelli... nella lista dei 250 migliori film di sempre fa la sua figura Stelle sulla Terra :krigerinne: (su youtube c'è tutto in italiano, vedere per farsi un'idea)
Trama in breve: (SPOILER SPOILER SPOILER)
Marito e moglie vivono nella loro routine, ad un certo punto arrivano due vicini pazzi che la stravolgono completamente e alla fine del film il marito incendia la sua casa e scappa verso l'infinito e oltre insieme ai vicini con lo scopo di fare periodicamente dei threesome.
In poche parole senza spoiler questi due psicotici (Dan Aykroyd 'Vic' e Cathy Moriarty 'Ramona') cercano di sconfiggere Sherlock Holmes si trasferiscono nella loro nuova casa e vanno presto a salutare i vicini (John Belushi 'Earl' e Kathryn Walker 'Enid'), ma iniziano subito a comportarsi da manipolatori menzonieri narcisisti.
Lungo il corso del film un sacco di espedienti di finissima comicità si susseguono uno dopo l'altro; in primo luogo risalta la capezza di Aykroyd tinta di biondo, lenti a contatto fintissime e forse ma non ci giurerei una ceretta alle mani.
Vic ha un modellino di aeroplano e a bordo c'è un pupazzetto a sua immagine e somiglianza con tanto di fossetta sul naso. E c'è la palude, sì, questi hanno una palude davanti casa, e le sabbie mobili, in un quartiere residenziale. Il che fa molto "Tirammo fuori dagli zaini certe ruspe con le quali riuscimmo ad abbattere l'ostacolo". A parte il non senso il film continua con incendi improbabili, una buona dose di disturbo dipendente di Earl che alimenta il disturbo narcisistico di Ramona e di Vic, gag molto semplici ma divertenti e parecchia frocezza.
Se devo proprio parlare di trama succede che i due nuovi vicini rendono la vita difficile a Earl che con loro ha un rapporto d'amore/odio. Questi ultimi, infatti, continuano a giocare con lui facendogli delle gentilezze e poi delle malvagità. Alla fine del film Earl scopre che nel bene e nel male si trova bene con Vic e Ramona perché sono vivi e divertenti e spontanei e arriva a fare una scelta importante nella sua vita.

Posterei il trailer ma probabilmente è il peggior trailer mai creato quindi posto una scena intera dal film

Ma se non vi volete perdere il trailer eccolo qui:

 Difetti per me questo film non ne ha. Non nel senso che è stupendo, ma nel senso che hanno fatto quello che volevano fare dall'inizio alla fine e hanno seguito uno stile surreale e pazzerello che o piace o non piace. Qualche look fashion


Voto:
 
per l'irragionevolezza di ogni situazione, lo stile, la comicità spesso solo accennata che lascia spazio all'immaginazione, per quella sensazione di WTF ma che è 'sta roba.